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AGGIORNAMENTI EMERGENZA COVIND- 19 _06 MARZO 2020

 

AGGIORNAMENTI EMERGENZA COVIND- 19 _06 MARZO 2020

USL TOSCANA NORD OVEST E UNIVERSITÀ DI PISA:
L’IMPORTANZA DEL COINVOLGIMENTO DEI MEDICI COMPETENTI E DELLA FORMAZIONE

Il Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell’Università di Pisa, prof. Alfonso Cristaudo, e il Direttore dell’U.O.C. Igiene e Salute nei luoghi di lavoro del Dipartimento di Prevenzione dell’azienda USL Toscana Nord Ovest, Dr.ssa Roberta Consigli, hanno diffuso a tutti i Medici Competenti del territorio, la nota (cliccare qui per leggerla) in materia di sorveglianza sanitaria, informazione e formazione nella situazione di emergenza da Covind-19.

Invitiamo le Aziende a verificarne l’effettivo recepimento da parte dei Medici Competenti.

In considerazione del perdurare della situazione di emergenza, si invita il datore di lavoro, in collaborazione con il Medico Competente, l’RSPP e gli RLS / RLSS / RLST, a definire una procedura interna per la gestione delle emergenze, da attivare nell’eventualità in cui si riscontri un caso di contagio all’interno della propria azienda, sia a tutela di tutti gli altri dipendenti potenzialmente coinvolti sia a tutela del business stesso.

In tema di formazione, si invita inoltre il datore di lavoro a procedere ad un’informazione documentata per tutti i dipendenti, anche ai fini del rispetto dell’art. 36 D. Lgs 81/2008 su:

•         Norme comportamentali in caso di sospetto contagio da corona virus, in linea con le disposizioni del Ministero della Sanità e della Regione Toscana (cliccare qui per leggere le disposizioni)
•         Procedura aziendale per la gestione della eventuale emergenza derivante dall’accertamento di un contagio tra i dipendenti
•         Norme di igiene e prevenzione (cliccare qui per leggere le norme).

Per il periodo strettamente connesso all’attuale emergenza, si suggerisce inoltre di valutare, in collaborazione con il Medico Competente e le RLS / RLSS / RLST, l’opportunità di far effettuare al personale una visita di idoneità alla ripresa dell’attività lavorativa successiva ad un periodo di malattia non chiaramente riconducibile al Covid-19.

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SUGGERIMENTI PER ADEGUARSI ALLE INDICAZIONI DEL GARANTE PRIVACY, SOSPENSIONE ADEMPIMENTI E VERSAMENTI TRIBUTARI, MISURE SETTORE TRASPORTI E LOGISTICA

Si allega una nota di aggiornamento contenente alcuni suggerimenti utili per le imprese nell'applicazione delle indicazioni contenute nel comunicato del Garante Privacy del 2 marzo, relativo ai trattamenti di dati personali realizzati dai datori di lavoro per assicurare la tutela e la salute nei luoghi di lavoro a seguito della diffusione del Covid - 19.

Considerata la necessità delle imprese di adottare misure di questo tipo - anche al fine di consentire il prosieguo dell’ordinaria attività di impresa - Confindustria ha chiesto al Dipartimento della Protezione Civile un intervento urgente per rendere omogenee, in ambito aziendale, quelle misure precauzionali che, fermo il rispetto degli obblighi e degli adempimenti per la protezione dei dati personali, legittimino nei fatti il trattamento dei dati e delle informazioni di carattere personale.

Si allega inoltre una nota (cliccare qui per leggerla) riguardante la "Sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari per le imprese" in relazione ai diversi provvedimenti emanati dal Governo in questi giorni, oltre a una nota (cliccare qui per leggerla) che Confindustria ha inviato al Ministro De Micheli a seguito del tavolo convocato lunedì scorso al MIT sulle misure urgenti per sostenere i settori del trasporto e della logistica.
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DPCM 4 MARZO CON MISURE DI CONTENIMENTO E GESTIONE DELL'EMERGENZA

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un nuovo DPCM con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus.

Tra le misure di contenimento si prevede tra l’altro:

- la sospensione di congressi, riunioni, manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, gli eventi e le competizioni sportive

- la chiusura di scuole e Università fino al 15 marzo e l’attivazione di modalità didattiche a distanza 

- la possibilità di applicare la modalità di lavoro agile, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti.

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INDAGINE SUGLI EFFETTI DEL COVID-19 PER LE IMPRESE ITALIANE

Il carattere umanitario dell’epidemia da Covid-19 resta di gran lunga l’aspetto più urgente da trattare, ma purtroppo non l’unico: gli imprenditori hanno da subito manifestato forte preoccupazione per la diffusione dell’epidemia in Cina e in modo molto più marcato dopo la scoperta di focolai in Italia. 

 

Confindustria ha avviato un’indagine tramite un questionario online per ascoltare le imprese italiane (associate e non). L’elevato grado di preoccupazione ha fatto sì che la partecipazione all’indagine sia stata molto elevata; ad oggi hanno risposto oltre 5.500 imprese (l’analisi qui riportata si basa su più di 4.000 risposte, che si riducono a 3.171 dopo la pulizia dei dati). Il clima emergenziale ha anche influito sulla composizione del campione che, per sua natura, non può considerarsi statisticamente rappresentativo della popolazione di imprese italiane ma altamente indicativo di come venga percepita l’emergenza stessa su scala territoriale e settoriale.

 

Primo risultato dell’indagine è la conferma che la diffusione del Covid-19 in Italia abbia relegato del tutto in secondo piano le già di per sé molto gravi problematiche legate all’epidemia in Cina.

Più in particolare, dall’analisi dei risultati emerge che il 65% dei rispondenti ha registrato impatti sulla propria attività a causa della diffusione del Covid-19 in Italia. La percezione è stata più alta della media in Lombardia e Veneto, dove si è attestata intorno al 70%.

L’impatto è risultato pervasivo per le attività di alloggio e ristorazione, dove il 99% dei rispondenti ha segnalato di aver subito effetti negativi, nonché per tutte le attività legate ai servizi di trasporto. Per la manifattura, il 60% delle imprese intervistate ravvisa degli effetti negativi, con problemi più evidenti per il settore dell’abbigliamento e della lavorazione dei pellami, della chimica e dell’elettronica.

La diffusione del Covid-19 in Italia ad oggi sta causando soprattutto danni relativi al fatturato delle aziende, come indicato dal 27% dei rispondenti; più esiguo (6%) il numero dei rispondenti che hanno subito solo effetti legati al danno degli input produttivi, anche se va detto che quasi il 20% dei rispondenti ha sperimentato problemi di entrambi i tipi. 

Per quanto riguarda l’entità del danno relativa al fatturato, oltre al 35% delle imprese che hanno partecipato all’indagine non hanno subito danni, ce ne sono circa il 25% che ritiene di avere subito impatti trascurabili o gestibili attraverso piccoli aggiustamenti del piano aziendale. Il 17% delle imprese ravvede invece che i danni siano stati significativi perché implicheranno la riorganizzazione del piano aziendale. C’è circa un 10% delle imprese che già teme di non poter raggiungere gli obiettivi per l’anno in corso se non addirittura di dover ricorrere a ridimensionamenti della struttura aziendale. Data l’elevata incertezza molte imprese non si sentono ancora di poter rispondere.

Il 5% dei rispondenti dichiara di aver dovuto già ricorrere all’uso della cassa integrazione ordinaria a seguito della diffusione del Covid-19.

Dall’indagine condotta è emerso anche che il 24% dei rispondenti ha subito danni per mancata partecipazione/cancellazione di fiere ed eventi promozionali.

 

 
 

 


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