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DdL Bilancio 2017: imprese motore della ripresa 

 

DdL Bilancio 2017: imprese motore della ripresa 

La Manovra di Bilancio varata dal Consiglio dei Ministri sabato scorso recepisce diverse priorità poste da Confindustria, a partire da quelle sulla produttività del lavoro e sulla riattivazione degli investimenti privati, ponendo le imprese al centro delle politiche di rilancio della crescita.

Non mancano, infatti, gli interventi di potenziamento della detassazione del salario di produttività e di sostegno agli investimenti privati con un pacchetto competitività che, con misure quali l'iperammortamento per i beni 4.0, il superammortamento il rifinanziamento della Sabatini, il potenziamento del credito di imposta per la R&S, potrà mobilitare investimenti fino a 20 miliardi di Euro. Positivo anche il rifinanziamento per circa 1 miliardo di euro del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, così come alcuni interventi in tema di finanza per la crescita, che andranno però completati con meccanismi più incisivi a favore della capitalizzazione e patrimonializzazione delle imprese.

La Manovra supera il rischio dell'aumento della pressione fiscale attraverso la disattivazione della clausole di salvaguardia, scongiurando, così, gli aumenti automatici dell’IVA previsti della precedenti leggi di stabilità. 

Confermata la riduzione dell’aliquota IRES dall’attuale 27,5% al 24%, con effetto dal 1° gennaio 2017. Si tratta di un intervento positivo che avvicina i livelli di tassazione sugli utili di impresa nel nostro Pese a quelli di alcuni paesi nostri concorrenti.

I tecnici sono ancora al lavoro sul testo della Manovra, che non è al momento disponibile, ma che dovrà necessariamente essere trasmesso in Parlamento entro il 20 ottobre.

Molti aspetti potranno pertanto essere valutati, soprattutto con riguardo alle misure di copertura degli interventi realizzati, ed un giudizio compiuto potrà essere dato soltanto dopo un esame approfondito dei testi.

L'iter quest'anno inizierà dalla Commissione Bilancio della Camera che, come primo atto, svolgerà un ciclo di audizioni che ci vedrà coinvolti. In vista del referendum costituzionale i lavori alla Camera si dovrebbero concludere entro il 25 novembre.


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